Mitsuyasu Hatakeda
Info
![](topdate/duren2024_mitsuyasu001_02_500.jpg)
26 Juillet 2024 - 10 Août 2024
Duren Paris
Tuesday - Saturday
12:00 - 19:00
33 rue debelleyme, Paris, France, 75003
@duren.paris
We will be holding an exhibition in the Marais district of Paris, just during the Paris Olympics. Let's travel through time with memories of the city of Paris.
ちょうどパリオリンピック期間中にパリのマレ地区で展示会を開催します。パリの街の思い出とともにタイムトラベルしましょう。
![](topdate/Marcello-Baldari-Dante-Vs-Byron_500.jpg)
Dal 25 maggio al 29 settembre
@BIBLIOTECA ORIANI (Ravenna)
Via Corrado Ricci, 26 - Ravenna
Orari in via di definizione.
Ingresso: Gratuito
![](topdate/bianco_nero2024_salottino.png)
27 Luglio 2024 - 1 Settembre 2024
Il Salottino, Via Fantoni 36 a Salò (Lago di Garda, Brescia, Italia)
Giovedi - Domenica, h10-12/16-20
Vernisage
sabato 27 alle 18.00
12 artisti interpretano il tema Bianco & Nero, con tecniche e sensibilità diverse. Dal disegno di @cristinaberettabarbieri alle opere astratte di @pi_cro alle crete di @casinadelfiume , passando per le stampe autoprodotte di @federica.frati.art , le tavole ad olio di @ellegas esposte fuori sede presso @girardi_1805 insieme a una grande tela di @emanuelegarletti_art , le punte secche e le sculture di @laurogorini , il fil di ferro utilizzato da @mitsuyasuhatakeda , le piccole e grandi opere in varie tecniche di @francescolevi , i quadri materici di @marcoonorioart , le opere grafiche ed emozionali di @moo_nart e la stampa da digitale di @benedettospiess . Una grandissima varietà di modalità espressive! Ringraziamo ogni artista per aver risposto a questa chiamata collettiva: ognuno è stato scelto per la proposta originale e identitaria, che permetterà una lettura limpida dei loro lavori anche in virtù della differenza che li farà risaltare l'uno dall'altra.
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![youtube_mitsuyasu2022](mitsuyasu2022/youtube_samne_mitsuyasu202211.jpg)
Youtube Ricordi visibili e nascosti
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Biography
Mitsuyasu Hatakeda was born in Osaka, Japan, in 1974.
畠田充康
mitsuyasu@moment.jp
Non è facile capire se e quanto l’Occidente abbia influenzato l’arte di Mitsuyasu Hatakeda, giovane, non più giovanissimo (è pur sempre del 1974), pittore, scultore, installatore, performer giapponese, che da sette anni vive a Gussago, alle porte di Brescia. Di sicuro, Mitsu, come lo chiamano gli amici, in Occidente si è fatto apprezzare ormai in diverse piazze, da Milano a Parigi, ora è la volta di Ravenna, al Museo Nazionale, dove ha portato un estratto della sua ultima ricerca: volti, corpi, silhouette in filo di ferro recuperato da cantieri in disuso, cascine cadenti, resti di una costruzione, scarti di una demolizione, di norma “ripescato” nello stesso territorio dove le opere vengono esposte.
Con il filo di ferro, Mitsu colma o meglio delimita un vuoto, lo delinea, spesso sospende nell’aria le sue creazioni, le lascia fluttuare appese a un filo o a un gancio. Sono, appunto, primi piani, sguardi, figure distese in una tensione continua tra la forza contorta del metallo piegato a mano e la leggerezza dell’opera aerea, incolore, sottile. Le figure, poi, da singole e isolate, per certi aspetti bidimensionali, nelle ultime realizzazioni cominciano a essere circondate da altre figure che volteggiano intorno, andando a occupare uno spazio più profondo.
«In Giappone c’è un motto secondo il quale “anche le cose e le parole hanno un’anima”», racconta Mitsu, «e soprattutto nelle cose di vecchia data e usate per lungo tempo si dice che Dio dimori. Io ho voluto dare importanza a questi strumenti che hanno svolto un lavoro, ho voluto che avessero un’altra funzione rispetto a quella che avevano. Come? Ho pensato alla bellezza della linea, anzi a una linea che non volevo disegnare, dovevo trovare, capire, plasmare. Trasformare una matassa di filo di ferro che stava per essere buttata via in qualcosa di bello. Ho pensato: “Che spreco gettare una bella sensazione di ruggine”. Allora ho preso quel filo arrugginito e l’ho fatto rivivere come una figura umana».
Laureato in Belle arti all’Università di Osaka, con una specializzazione in architettura di giardini giapponesi, Mitsu ha lavorato come designer e calligrafo, ma fin da piccolo ha sviluppato un grande amore per la pittura, esplorata in ogni sua tecnica, dall’olio all’acrilico, dai gessetti al carboncino, dagli acquerelli all’incisione. Profondamente legato alla tradizione del suo Paese, a lungo ha indagato e reinterpretato tecnica e temi del sumi, l’inchiostro giapponese, unito all’uso del kinpaku, applicazione di sottilissimi fogli di metallo (oro o argento) su carta di riso washi.
Ma è l’uso del filo di ferro che al momento strega e intriga Mitsu: «A Ravenna ho rielaborato in filo di ferro statue classiche di duemila anni fa, appese lungo il corridoio del chiostro del museo, in confronto/incontro con le stesse statue in pietra esposte accanto. Il filo gira quando il vento soffia e i volti del passato, girando su se stessi, scompaiono e appaiono, scompaiono e appaiono».
Giorgio Caldonazzo
Exibition
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Il 𝟲-𝟳 𝗼𝘁𝘁𝗼𝗯𝗿𝗲 𝟮𝟬𝟮𝟯 si terrà la terza edizione del cammino dedicato agli artisti che lavorano nella città di Brescia.
𝘃𝗲𝗻𝗲𝗿𝗱𝗶̀ 𝟭𝟱 𝘀𝗲𝘁𝘁𝗲𝗺𝗯𝗿𝗲 𝗱𝗮𝗹𝗹𝗲 𝗼𝗿𝗲 𝟭𝟵.𝟬𝟬
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Competition
2017 - Finalist, “Premio Nocivelli”(Brescia)
2009 - Selected, “Moon Art”(Kyoto)
2008 - Selected, “12th Liquitex Biennale” (Tokyo)
2002 - Selected, Bijutsu Bunka Art Association of Kansai (Osaka)
2001 - Selected, Bijutsu Bunka Art Association of Kansai (Osaka)
Live Paint e Produzione pubblica
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